Il focus del laboratorio Dragonfly watching nasce dal progetto di riqualificazione di alcune aree a sud di Ferrara e del piano che prevede la loro ricucitura con l’area del MEIS nel centro storico della città.
La vasta area di interesse necessita di punti di riferimento (significanti) da parte di coloro che si trovano a percorrerla (abitanti, lavoratori, turisti, ecc.). Il laboratorio, a cura degli architetti Sabina Betti e Ivano Vianello e della graphic designer Laura Bortoloni, ha preso in esame in particolare l’area della darsena, nella quale il rapporto con l’ambiente e l’ecosistema del fiume appare più forte e ha interpretato i valori e la missione a cui si ispira l’Aps Basso Profilo, fondatrice del consorzio Wunderkammer, che sta portando avanti un percorso di rigenerazione urbana di questo brano di città.
Gli studenti della Triennale in Design del prodotto industriale Unife, divisi in gruppi, si sono concentrati nell'elaborazione del concept di piccole strutture leggere pensate per mettere in connessione il visitatore con l'area della darsena e offrendo l'occasione di una connessione tematica con i tanti aspetti paesaggisitici e naturalistici che caratterizzano il water-scape di questa parte della città.
In occasione degli Open Days virtuali di Ferrara Contemporanea, il progetto Dragonfly Watching è stato presentato durante un talk online aperto a tutti. Sono intervenuti i docenti UNIFE, Sabina Betti, Ivano Vianello, Laura Bortoloni, e il direttore dell'APS Basso Profilo, Leonardo Delmonte.